30 mar 2017

LO STRAPPAMANIFESTI

Al secondo piano del MoMA (tutto maiuscolo tranne la ‘o’ della preposizione of ), il celeberrimo Museo di Arte Moderna di New York, alloggia una una nutrita collezione di decollage del catanzarese Domenico Rotella più noto ai più come Mimmo. Chi sa di cosa sto parlando, sono certo, starà pensando « embè, cosa c’è di strano? », dunque corro a precisare che « nulla, non ci trovo assolutamente nulla di strano nel fatto che il più onniscente, aperto e lungimirante museo del mondo ospiti nella sua ricchissima collezione anche quel lavoro di Rotella che tanto ha influenzato moda, mode e costumi con la semplicità di un gesto così diffuso anche tra i bimbi ». Mi piaceva, semmai, ricordarlo, cosicché a chiunque capitasse di perdersi a quelle coordinate possa sorgere il desiderio di vedere il bel colpo d’occhio di manifesti strappati e così bene installati.

Questo, almeno, avrei scritto fino a ieri l’altro. Ieri, invece, ho scoperto che del nostro Mimmo di manifesti strappati al MoMA non ve n’è neppure uno. Quelli che ero sicuro fossero dei Rotella al punto da non doverne leggere le didascalie, di altri non erano che di un di-lui emulatore, tale-celebre Jacques de la Villeglé. Che altro dire? Ci provo e chiedo al mio confidente (interno al museo): « Ma… di Rotella ne avete di decollage? » e lui: « Chi è Rotella? ». Io la chiudo lì. Andiamo a cena. Annegherò la frustrazione che m’assale nel vino.

Per la cronaca, in verità, di Rotella al MoMA qualcosina c’è. Una sculturina per nulla rappresentativa che trovate quì: Little Monument to Rotella (Petit Monument à Rotella)

***

Oggi qualcosa m’ha risollevato. Mi sono imbattuto in questo articolo del mio amico Kostabi:


MARK KOSTABI ON MIMMO ROTELLA

Mimmo Rotella invented the technique of using torn posters to make art in the early 1950s. This technique, known as decollage, has subsequently been widely employed by innumerable artists world-wide, including, in recent years, the young Williamsburg artist, Michael Anderson, and the East Village new-expressionist, Rick Prol.

1980s art legend David Salle devoted an entire exhibition at the colossal Larry Gagosian Gallery to works that explicitly and unapolagetically employed wholesale quotations from Rotella’s oeuvre. Rotella’s influence can also be felt in fashion and graphic design—clothing designers have used his “torn poster look” as prints and countless contemporary magazine art directors owe a debt to Rotella’s lacerated posters. Rotella himself invaded the world of fashion by designing a popular Swatch watch in the early 1990s.

In the exhibition at Charles Cowles Gallery, Rotella comments on fashion with a series of works from his recent “Flashion” series. He also presents his new lacerated flowers. By focusing on images of fashion and nature, Rotella confronts parallel issues of the cyclical nature of the seasons. His rips and savage gashes transform mechanically reproduced images of promise into unique compositions by revealing layers of related material beneath their surfaces. Rotella’s artificial aging process questions the authenticity of fresh flowers and youthful models as signifiers of the prime of life by bringing attention to their temporary nature. In the fashion images, the addition of painted words addresses the relationship of advertisement and graffiti as urban message bearers. 
Since the 1950s, critics have observed the Rotella re-presents, rather than represents his subject matter, investing it with mystery and elegance by fragmentation, juxtaposition and concealment—thus bringing a fresh and personal meaning to mass media. A famous dictum proclaims that the best art changes the way we view the world. As we now walk the streets and see torn posters, which reveal layers of information, we can’t help but think of Rotella’s brilliant invention and his ongoing archeological poetry. Mimmo Rotella is an historian of the street and daily life. At their best, his works are painfully beautiful and easily hold their own among the greatest works of modern or contemporary art. 
Mark Kostabi  November 2000

Original article on mkostabi.com | Copyright 2000 © Shout / Mark Kostabi




Tradotto da Google translate:

MARK KOSTABI SU MIMMO ROTELLA



Mimmo Rotella inventò la tecnica di utilizzo di manifesti strappati per fare arte nei primi anni 1950. Questa tecnica, nota come decollage, è stato successivamente ampiamente impiegato da innumerevoli artisti di tutto il mondo, tra cui, negli ultimi anni, il giovane artista Williamsburg, Michael Anderson, e la nuova-espressionista East Village, Rick Prol.

1980 arte legenda David Salle dedicato un intero mostra al colossale Larry Gagosian Gallery di opere che esplicitamente e unapolagetically impiegati quotazioni all’ingrosso da opera di Rotella. L’influenza di Rotella può anche essere sentito in fashion designer e graphic design di abbigliamento hanno usato il suo “strappato sguardo poster”, come stampe e innumerevoli registi rivista d’arte contemporanea un debito per i manifesti lacerati di Rotella. Rotella si ha invaso il mondo della moda disegnando un orologio Swatch popolare nei primi anni 1990.

Nella mostra a Charles Cowles Gallery, Rotella commenta moda con una serie di opere dalla sua recente serie “Flashion”. Si presenta anche i suoi nuovi fiori lacerate. Focalizzando l’attenzione sulle immagini di moda e natura, Rotella affronta temi paralleli della ciclicità delle stagioni. I suoi strappi e tagli selvaggi trasformano immagini riprodotte meccanicamente di promessa in composizioni uniche rivelando strati di materiale relativo sotto le loro superfici. Processo di invecchiamento artificiale di Rotella in dubbio l’autenticità di fiori freschi e di modelli giovanili come significanti del fiore della vita, portando l’attenzione sulla loro natura temporanea. Nelle immagini di moda, l’aggiunta di parole dipinte riguarda la relazione di pubblicità e graffiti come portatori di messaggi urbane.

Since 1950, i critici hanno osservato le Rotella ri-presenta, piuttosto che rappresenta la sua materia, investendolo di mistero ed eleganza dalla frammentazione, giustapposizione e portando occultamento, quindi un nuovo significato personale e ai mass media.

Un famoso dictum proclama che la migliore arte cambia il modo di vedere il mondo. Come noi oggi camminiamo per le strade e vedere i manifesti strappati, che rivelano strati di informazioni, non possiamo fare a meno di pensare a un’invenzione geniale di Rotella e il suo corso di poesia archeologico. Mimmo Rotella è uno storico della strada e della vita quotidiana. Al loro meglio, le sue opere sono dolorosamente bello e facilmente tenere proprio tra i più grandi opere d’arte moderna o contemporanea.

Mark Kostabi
Novembre 2000

Articolo originale su mkostabi.com | Copyright 2000 © Shout / Mark Kostabi / Google-translate


Grazie, Mark e a presto

Manfredi

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